ANNO 14 n° 120
Su Viterbopost.it Quel pasticciaccio brutto dei dearsenificatori
La Regione chiede ai cittadini di pagarsi il servizio
16/01/2016 - 02:01

di Nicola Savino

VITERBO - L'opinione comune dalle parti del centrodestra, ma non solo, è che la Regione si sia voluta 'vendicare' di quei comuni che non sono entrati in Talete Con una precisazione doverosa; nella società (pubblica) di gestione idrica fra la trentina e passa di amministrazioni che non mai voluto metter soldi in quel carrozzone che nel corso degli anni è diventato Talete ci sono giunte di ogni colorazione politica: dai centristi di Tuscania, ai forzitalioti di Montalto di Castro, a Corchiano, Vitorchiano e Gradoli da anni governate dal centrosinistra. E questo solo per citare i primi nomi che vengono in mente. Così come, quote dell'azienda sono nelle mani di comuni ugualmente amministrati da coalizioni di ogni genere. Tanto per dire, Viterbo vi entrò con Gabbianelli sindaco e Marini presidente della Provincia e vi è rimasta con Michelini primo cittadino. Insomma, la scelta o meno di partecipare è assolutamente bipartisan. E le proteste pure.

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